Premio Strega 2013: Walter Siti

Walter Siti vince il Premio Strega 2013 con "Resistere non serve a niente" (Rizzoli).

Walter Siti nato nel 1947 a Modena, ha insegnato nelle Università di Pisa, Cosenza, L'Aquila ed è attualmente in pensione. Ha pubblicato due volumi di critica letteraria, diversi romanzi, racconti e nel 2013 finalmente meritatamente vince il Premio Strega. 
Se non conoscete Walter Siti come scrittore o professore, il suo nome comunque può sembrarvi conosciuto, infatti era apparso anche tra i titoli di coda di una delle prime edizioni televisive del Grande Fratello, in qualità di autore.
Walter Siti poco prima dell'apertura dello spoglio aveva sottolineato: "Mi sono dato perdente già da ieri. E' una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall'inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perché mi rendeva ansioso".

La classifica Premio Strega 2013 :

  1. Walter Siti “Resistere non serve a niente” (Rizzoli) – 165 voti
  2. Alessandro Perissinotto “Le colpe dei padri” (Piemme) – 78 voti
  3. Paolo Di Paolo “Mandami tanta vita” (Feltrinelli) – 77 voti
  4. Romana Petri “Figli dello stesso padre” (Longanesi) – 63 voti
  5. Simona Sparaco “Nessuno sa di noi” (Giunti) – 26 voti



Titolo: Resistere non serve a niente
Autore: Walter Siti

Prezzo: € 17,00
Data di uscita: 2 maggio 2012
Editore: Rizzoli
Pagine: 316
Isbn: 978-8817058469


Trama: Molte inchieste ci hanno parlato della famosa "zona grigia" tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l'unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un'olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell'indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente).





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